L’Amministrazione Comunale di Bagnatica ha deciso di intitolare l’Aula di Arte delle Scuole Medie del paese alle vittime della Shoah e alle vittime delle Foibe. Sabato 6 febbraio, da quanto si apprende dai media, sarebbe avvenuta l’inaugurazione, collocata in una data intermedia tra il 27 gennaio, Giorno della Memoria, e il 10 febbraio, anniversario del trattato di pace – 1947 – tra l’Italia e le potenze alleate che nella Seconda Guerra Mondiale sconfissero il nazismo e il fascismo.
Come noto, nel 2004 i nostri governanti decisero di istituire il 10 febbraio come ricorrenza non per ricordare e condannare le criminali aggressioni militari di cui l’Italia fascista si era resa protagonista – per limitarci all’Europa – contro l’Albania(1939), la Francia e la Grecia (1940), il Regno di Jugoslavia e l’Unione Sovietica (1941) nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ma per circoscrivere il ricordo alle violenze accadute nella zona del Confine Orientale nei confronti della popolazione italiana, nascondendo così gli orrendi crimini che le avevano precedute e purtroppo motivate e innescate.Accostare Shoah – lo sterminio programmato scientificamente degli Ebrei di tutta l’Europa! – e Foibe è un’operazione non di verità e rispetto delle vittime ma di strafalcione e revisionismo; collocarla come a Bagnatica poi all’interno della scuola – istituzione deputata alla formazione del cittadino – suscita ulteriore inquietudine. Per arrivare a questo l’Amministrazione Comunale – lo apprendiamo sempre dai media – non si è fatta scrupolo di assumere come interlocutore proprio il gruppo consiliare di minoranza che fa capo a formazioni di esplicita ispirazione nazi-fascista. Fascismo e nazismo si sono sempre nutriti della mistificazione, ma la democrazia e la libertà non possono crescere senza la ricerca della verità.
Bergamo, 07.02.21
Francesco Macario – segretario Prc/Se di Bergamo e provincia