Parcheggio Fara- Treno per Orio – Parco Ovest: ma come sta il bilancio comunale della città di Bergamo?

di Marco Brusa

L’incontro di oggi del sottoscritto con l’Assessore Angeloni ha riguardato i tre temi principali dell’urbanistica attuale di BG: treno per Orio, parcheggio della Fara e Parco Ovest.

Sul treno gli è stato rimarcato che lui stesso nel 2008 in Sesta Circoscrizione aveva votato, come il sottoscritto, a favore del percorso; come non sia tecnicamente vero che non sia possibile realizzare tutto il percorso in galleria, anche se i costi aumenteranno; che non esiste alcuna scadenza per la realizzazione dell’opera e che l’Assessora regionale Terzi non ha titolo per affermare che l’opera debba essere terminata entro le Olimpiadi del 2026.

Gli è stato pure fatto notare come la VAS ministeriale di fine 2020 abbia tutte le caratteristiche per essere considerata “atto nullo” dal momento che non ha rispettato gli obblighi di partecipazione.

L’Assessore Angeloni ha sostenuto che il progetto “Paolino” è decaduto (sic) e che il Comune “potrebbe essere disponibile” a spingere per la realizzazione dell’opera come metropolitana in galleria.

Sto riferendo quanto ho detto e quanto ho ascoltato, non sto dicendo che sarà così.
Sul parcheggio della Fara è stato detto in chiaro all’Assessore Angeloni come esistano forti dubbi sulla stabilità strutturale del muro di contenimento della Rocca e che è dubbio diffuso che la prima impresa appaltata abbia abbandonato l’opera proprio per questo.

Gli sono stati esposti i dubbi tecnici (errore nella simulazione del carico nel software di calcolo, palificazioni orizzontali di rabbercio che tendono a svellersi, mancanza di garanzia circa la resistenza nel tempo, etc.) e gli è stato comunicato che sembra molto strano che Bergamo Parcheggi non usi questi argomenti per cassare le cause civili delle imprese. Gli è stato pure comunicato che la nuova gara di appalto è in fase di studio anche da parte nostra.

Si è avuta l’impressione che su questo argomento l’Assessore stesse davvero cadendo giù dal pero, sia perché è stato l’unico momento in cui ha preso appunti sul serio, sia perché ha chiesto di essere informato circa le future osservazioni circa il nuovo appalto europeo.

Ovviamente quando i documenti di questo appalto saranno stati esaminati si comunicheranno pubblicamente le nostre considerazioni, non solo al Comune.
L’impressione è che la situazione reale di quel parcheggio e di quel muro di contenimento non sia molto ben raccontata nemmeno all’interno della Giunta (è una impressione e basta, ma la ho proprio avuta).

Per quanto riguarda il Parco Ovest l’Assessore ha ribadito quanto già comunicato dagli altri membri della Giunta, vale a dire che l’edificazione è già prevista nel PGT vigente e che i progetti fino ad ora anticipati non corrispondono a quanto in discussione tra privato e Comune.

Ha anche affermato che solo dopo che il progetto sarà ufficializzato si darà il via al processo partecipativo.

Gli è stato ribadito che il PGT prescrive una edificabilità ben precisa centrata sull’area ex-BAS, che sarebbe meglio se il Comune ammettesse che ci sono serie difficoltà per il bilancio e che stanno seriamente rischiando che la concessione di licenze edilizie sul Parco Ovest agisca da catalizzatore per un nuovo inizio di agitazioni nel sociale.

A questo punto l’Assessore ha riconosciuto che i problemi di bilancio sono reali, che il Comune ha la scadenza dell’approvazione del nuovo PGT da fare rispettare e che deve chiudere il progetto presentato dal privato.

In conclusione, se sul treno e sul parcheggio una parvenza di apertura al dialogo è apparsa esserci, sul Parco Ovest ci si è salutati restando ognuno sulle proprie posizioni. ( Bergamo, 22.01.21 – Marco Brusa)